Esistono almeno 8 tecniche che si possono suggerire al paziente per la pulizia corretta delle superfici dentali. A tutti i miei pazienti con gengive sane consiglio quasi sempre la TECNICA DI BASS MODIFICATA, ma per completezza ho descritto brevemente anche altre metodiche in cui il lettore potrà più o meno ritrovarsi.
- TECNICA A RULLO: si posiziona lo spazzolino nella zona di passaggio tra dente e gengiva (colletto) con un’angolazione di circa 45° rispetto all’asse lungo del dente, quindi si effettua una rotazione verso l’alto se si lavano i denti inferiori o verso il basso se si lavano i denti superiori esercitando una pressione moderata.Tale movimento permette di rimuovere efficacemente i depositi molli presenti. Per pulire la parte linguale dei denti anteriori (da canino a canino) lo spazzolino si introduce verticalmente (essendo più ristretto lo spazio in quest’area); si usa perciò il suo lato corto anziché quello lungo.Tale tecnica oltre ad essere indicata in presenza di gengive sane, è necessaria quando ci sono recessioni, denti sensibili, attorno agli impianti, dopo intervento chirurgico parodontale e in caso di gengive molto sottili e vulnerabili.
- TECNICA DI BASS: consiste nell’introdurre le setole proprio all’interno del solco gengivale a 45° rispetto l’Viene effettuata una leggera pressione e vibrazione così da disorganizzare i batteri della placca annidati all’interno del solco stesso.
- TECNICA DI BASS MODIFICATA: si tratta della tecnica a cui si deve aggiungere una rotazione dello spazzolino in direzione coronale (vedi metodica a rullo) in modo che i batteri della placca, già disgregati con il movimento di pressione e vibrazione all’interno del solco, possano poi essere efficacemente rimossi.Si suggerisce in caso di tessuti sani, oppure se esistono problemi parodontali, in particolare presenza di tasche anche profonde. E’ la tecnica maggiormente consigliata dai dentisti.
- TECNICA DI STILLMAN e STILLMAN MODIFICATA: ideata dallo stesso Stillman per massaggiare, stimolare e pulire le aree cervicali.Lo spazzolino si posiziona in parte sulla gengiva e in parte sulle aree cervicali del dente con direzione del colletto, quindi si effettua una leggera pressione e vibrazione. Di solito, però, si consiglia la tecnica di Stillman modificata che comprende anche la metodica a rullo, cioè la rotazione delle setole in direzione del dente. Si consiglia questo metodo per rimuovere la placca delle aree cervicali e in caso di superfici interprossimali spaziate (ad esempio per denti diastemati).
- TECNICA DI CHARTERS: lo scopo originario di questa tecnica era quello di stimolare il margine gengivale intorno a ciascun dente specialmente negli spazi interdentali. Questo presuppone che ci si trovi in assenza di papilla interdentale.Si esegue posizionando lo spazzolino in parte sulla gengiva e in parte sul dente, ma, a differenza della tecnica di Stillman, la direzione delle setole è verso la corona del dente. Si preme quindi leggermente cercando di spingere le punte delle setole tra i denti. Si suggerisce questo metodo per rimuovere la placca nelle aree interprossimali quando manca la papilla interdentale, intorno ai monconi degli impianti, in presenza di attacchi ortodontici al di sotto dei manufatti protesici, soprattutto nei settori posteriori.
- TECNICA DI FONES (tecnica circolare): è una tecnica rotatoria. Si esegue mantenendo le arcate chiuse e disegnando, con una leggera pressione, degli ampi cerchi che vanno dalle gengive dell’arcata superiore a quella dell’arcata inferiore. Essendo una tecnica di facile esecuzione viene consigliata a bambini, anziani, persone con poca manualità e disabili. Si può suggerire anche di aprire le arcate ed eseguire i movimenti circolari previsti, in modo da facilitare la rimozione della placca e per raggiungere anche i settori linguali e palatali, personalmente se non ci sono le indicazioni sopracitate è una tecnica che sconsiglio.
- TECNICA DI LEONARD (tecnica verticale): conosciuta come “metodo del rosso/bianco”. Ad arcate chiuse le setole sono appoggiate quasi parallelamente alla superficie occlusale, includendo la gengiva marginale. Si spazzolano le superfici vestibolari muovendo lo spazzolino verticalmente dalla gengiva (rosso) alla corona (bianco). Le superfici interne e masticatorie vengono spazzolate separatamente. Come per la tecnica di Fones è una metodica che spesso sconsiglio.
- TECNICA ORIZZONTALE: consiste nello spazzolamento orizzontale delle superfici occlusali, linguali o palatali a bocca aperta e delle superfici vestibolari ad arcate chiuse. Abbino questa tecnica solo per quanto riguarda le superfici masticanti (occlusali) alla tecnica di base modificata.
Una volta acquisita la tecnica si potrà valutare il tipo di strumento, personalmente consiglio sempre uno spazzolino medio, in casi di lesioni al colletto importanti o gengive molto “sottili” consiglio invece una setola morbida, raramente mi sono trovato in situazioni da dover indicare una setola dura..
REGOLE PER UNA CORRETTA IGIENE:
- Suddividere la bocca in 4 zone che chiameremo “quadranti”, ad ogni quadrante si dovrà dedicare il giusto tempo di spazzolamento.
- Ricordarsi che ogni dente è costituito da 3 superfici: una esterna detta “vestibolare”, una interna detta “linguale”(per i denti inferiori) o “palatale”(per i denti superiori) e una superficie masticante detta “occlusale”.
- Iniziare la pulizia da un quadrante e spostarsi in senso orario e ripetere il ciclo di lavaggio in senso contrario.
- Non tenere mai i denti a contatto o la bocca troppo aperta.
- Un tempo sufficiente per completare una corretta pulizia è compreso tra i 3 e 4 minuti.
- Non imprimere troppa forza sullo spazzolino
- Anche la lingua necessita di essere spazzolata, spesso è sede di batteri che contribuiscono all’alitosi.
A questo punto non resta che TELEFONARE in studio e prenotare una visita di controllo con seduta di igiene professionale per poter così iniziare a mettere in pratica i miei consigli nel migliore dei modi!!!
E lo spazzolino elettrico??? Ne parleremo nella prossima puntata!